PALCO
V’è mai capitato, una sera d’agosto,
alzando la testa alla volta celeste,
di vedere il cielo sotto un’altra veste,
come se non fossimo più in questo posto.
E come se il corpo nel nulla svanisse,
sentendosi parte di quell’universo,
lasciare lo sguardo vagare disperso
nel buio di un interminabile eclisse.
Vedrete le stelle cambiare d’aspetto
e non sembrar più così tanto distanti,
già come se fossero tanti diamanti
appesi al soffitto di un immenso tetto.
E quel palcoscenico della natura
farà sentir voi come piccoli attori
di un grande teatro di gioie e dolori
e dove il successo per sempre non dura.
Perciò recitate per bene la parte
perché quella sola vi è stata assegnata,
perché si finisca con una risata
come in una grande commedia dell’arte.